Sono solo parole! Sono solo parole?

"Ne uccide più la lingua che la spada". Certamente tutti intendiamo non il muscolo!

E pensare che questo è un detto che risale all'antichità "multo quam ferrum lingua atrocior ferit" che potremmo anche tradurlo con "la parola ferisce più atrocemente della spada".

Dev'essere quindi stato chiaro sin dall'antica Roma - che se ne intendeva di spade e di guerre - che la lingua, il linguaggio, la parola possiedono una forza pari e superiore alla spada nella capacità di ferire. Sicuramente noi stessi ne facciamo esperienza e ce ne accorgiamo quando siamo siamo vittima, a nostro avviso, di un fra-intendimento. Oppure quando una parola che ci ferisce non vuole lasciarci. Ne sentiamo in queste occasioni la virulenza. Eppure c'è una divisione che la lama della parola produce in noi a nostra insaputa e che, anche questa, non lascia illeso il nostro animo. Sto parlando del fatto stesso del parlare dell'uomo. Certamente, l'organizzazione in discorso della parola, è l'elemento che ci contraddistingue da tutti gli altri esseri animati e che ci ha permesso tutto il progresso e lo sviluppo che ammiriamo. Ma ci siamo chiesti a quale prezzo? In Seduta si misura proprio questo prezzo che abbiamo a pagare per il fatto di essere esseri parlanti.

Ma la parola è anche vitale e generatrice di vita. Ce ne accorgiamo quando quando ascoltiamo parole che ci sollevano o quando le usiamo per raggiungere quello a cui ambiamo:

It's only words

And words are all I have

To take your heart away (Boyzone).

La Parola è tutto quello che abbiamo per affrontare la vita, il bene e il male.